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Vorrei condividere con voi un pensiero volutamente provocatorio. Credo che quanto esposto sopra sia, forse volutamente, riduttivo e superficiale. Vi sono una serie di concetti inaccomunabili tra loro, e altri espressi impropriamente. Opinione personale, ma per una ricerca abbiamo bisogno d'altro. Più di una coscienza collettiva parlerei di piani astrali posti in dimensioni parallele alla nostra, raggiungibili in sogno o in stati di percezione non ordinaria; la differenza con una coscienza cosmica sta nella direzionalità di accesso diametralmente opposta. Una coscienza collettiva è un qualcosa che accomuna tutti gli esseri umani (?) viventi e non, i quali sarebbero interconnessi da questa sorta di plasma cosmico. Insomma in parole povere saremmo noi, con le nostre coscienze e scintille di luce a formare questa sostanza primordiale. la differenza con il piano astrale sta nel fatto che esso è li da sempre, ed è costituito da realtà propria alla quale possiamo accedere con i metodi sopracitati (viaggi veri e propri con corpo astrale) Ed è in questo piano che troviamo il sapere a cui attingere e che hanno fatto proprio personaggi come Leonardo da Vinci, Tesla, o scrittori perchè no, come Jules Verne. In questo piano astrale ( o meglio piani perchè sono considerati 7 da alcune filosofie orientali) troviamo a partire dal basso, una brutta copia della nostra realtà ordinaria, per finire con stati nirvanici popolati da entità puramente spirituali denominate Deva o/e Mana, i quali sono deputati alla tutela umana, al corso del nostro karma o destino e via dicendo.
Jung lo definiva inconscio collettivo a ragione poichè, da bravo scienziato e psicologo, non ha trovato termini più appropriati...
Renè Guenon fa menzione ad un mondo sotterraneo accessibile da una (o più) porte situate in Tibet (agarti o agarta) nel quale risiderebbe una civiltà superiore illuminata e un re del Mondo. Molte correnti di pensiero attribuiscono queste leggende ad un popolo di abitanti terrestri ancestrali definiti rettiliani per il loro aspetto e comune,mente riportati in cronache ed incisioni rupestri. Personalemte non credo che a queste entità superiori interessi molto il nostro destino se non quello della Terra stessa in qualità di "coinquilini".
Consiglio la visione su youtube di "Tunguska ed il macchinario alieno".
Poi ci parlate di indizi che ci portano... dove? A Roma? di che indizi parlate?
Nella capitale è risaputa la presenza di notevoli frotte di incapaci rispondenti alle varie cariche pubbliche ma di iniziati amici miei non se ne vede davvero traccia. quanto espresso è opinione puramente personale, inverificabile ed indimostrabile per cui vi lascio aperto il dibattito. saluti